Aleister Crowley o, come provocatoriamente voleva farsi chiamare, “Grande Bestia 666”, è uno dei personaggi più controversi dell’esoterismo moderno. Il nome che aveva scelto è un ovvio riferimento satanico, ma nel carattere di Crowley deve essere interpretato come una forma di ribellione e una spaccatura nei confronti del pensiero conservatore che animava l’ambiente esoterico.
Nato nel 1875, nel 1898 entrò nell’Ordine Ermetico della Golden Dawn, la più importante loggia esoterica d’Inghilterra, ma la abbandonò appena due anni dopo. Sino al 1903 si dedicò a viaggi avventurosi, prima in Messico, poi in Estremo Oriente, quindi in Egitto e in Francia.
Nel 1907 fondò una propria fratellanza, l’Argenteum Astrum. Nell’autunno 1912 pubblicò su The Equinox of Gods, la rivista della fratellanza, uno studio sui Tarocchi che per la prima volta ne rendeva pubblici i significati segreti, fino ad allora riservati agli adepti della Golden Dawn. L’Ordine ermetico, per questo motivo, denunciò Crowely, ma la causa si risolse a favore di lui.
Nel 1920 fondò a Cefalù, in Sicilia, l’Abbazia di Thelema, una comunità il cui motto era “Fai ciò che vuoi, sarà tutta la legge. Amore è la legge; amore sotto la volontà”.
Nel 1923 la comunità fu espulsa dall’Italia in quanto “ospite indesiderato”, probabilmente a causa delle accuse di condotta immorale e scandalosa che gli vennero rivolte.
Nel 1925 fu contattato da emissari di una fratellanza esoterica tedesca, l’Ordo Templi Orientis, i cui capi erano preoccupati per il fatto che Crowley stava pubblicando i loro segreti su The Ecjuinox of Gods. A quanto pare, quando l’Ordo Templi Orientis si rese conto che il mago aveva ottenuto autonomamente quelle conoscenze, gli conferì il grado di Maestro. Nei decenni seguenti viaggiò in prevalenza tra Inghilterra e Germania per iniziazioni, conferenze e lavori editoriali. Morì a Brighton nel 1947.
Aleister Crowley, forse il più famoso ed influente esoterista del XX secolo, è sempre stato una figura controversa. Dai rivali fu accusato di praticare la cosiddetta “Magia Nera, mentre la sua condotta sessuale, legata anche a pratiche magiche, scandalizzò a più riprese l’Inghilterra benpensante. In realtà Crowley, anche se si autodefinì con il nome “La Grande Bestia”, fu un ribelle e un precursore. I suoi studi sulla magia e sulla filosofia orientale e la sua apertura a tutte le religioni precedettero di molti anni la cultura occidentale. Il pensiero filosofico di Crowley si può riassumere molto semplicisticamente dicendo che la volontà dell’uomo deve guidarlo nella sua ricerca di libertà.